La donna, malata di cancro alla cervice, sembrava fosse destinata all'aborto. Un intervento pioneristico, però, salva la vita a lei e alla figlia Nancie.

Dà al mondo la figlia, nonostante il tumore alla cervice.

Se voleva sopravvivere, doveva abortire. Era questa la scelta drammatica a cui era stata chiamata Diane Mullineux, trentenne di Moreton, nel Regno Unito. La donna aveva infatti sviluppato un cancro della cervice uterina e, secondo il giudizio dei medici, rimuoverlo immediatamente era necessario quanto rinunciare alla gravidanza. “Un minuto prima eravamo così felici al pensiero della bambina – racconta Diana parlando anche per il compagno 37enne Nicky Durazzo – poi all’improvviso mi sono trovata di fronte ad una situazione pericolosa per la mia stessa vita”. La coppia però ha voluto continuare a crederci e si è rivolta ad un secondo medico, Jonathan Erode, che ha aperto le porte alla speranza: un’operazione pioneristica avrebbe permesso di rimuovere il tumore e di portare avanti la gravidanza. L’intervento chirurgico è stato eseguito all’Ospedale delle Donne di Liverpool all’undicesima settimana di gestazione della donna, circa un mese fa. Alla trentatreesima settimana è nata Nancie, una bimba in ottima salute di 2,07 kg. Infine l’isterectomia che ha permesso ai medici di dire che Diane è completamente libera dal tumore. La donna, che oltre a Nancie ha altri due figlie avuti con un precedente compagno, ha ammesso che ancora oggi deve darsi dei pizzichi per essere sicura che sua figlia non sia solo un sogno.

(fanpage)