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E' allarme dopo che, negli ultimi giorni, sono giunte numerose segnalazioni riguardanti le temibili vedove nere, trovate nascoste tra acini d'uva comprata al supermercato.
Il fenomeno è stato registrato in diversi stati americani: Pennsylvania, Wisconsin, Missouri, Illinois, Minnesota e Michigan. Proprio qui, un giovane, Collum Merry, ha affidato alla stampa la sua testimonianza sul ragno: "Non ne avevo mai visto uno", ha raccontato ancora scosso, "ma ho subito riconosciuto cos'era per quella macchia rossa sul dorso".
Una spiacevole sorpresa anche per la signora Yvonne Duckhorne. La donna si trovava in un supermarket di Wauwatosa, nel Wisconsin, assieme alla figlia di quattro anni: "Stavo studiando un sacchetto di uva rossa", ha illustrato. "L'ho rigirato per guardare se c'era muffa sul fondo, e ho notato queste zampe che si agitavano frenetiche. Non avevo mai visto un ragno così grosso". Eppure non sempre le vedove nere trovate in mezzo agli acini sono grandi quanto riferito dalla signora Duckhorne. Anzi: in genere i ragni sono più piccini e, per questo, più pericolosi. Nascondendosi tra i chicchi d'uva nera o rossa, infatti, potrebbero non essere notati dalle persone e dunque portati alla bocca.
Gli entomologi, dopo essere stati consultati per comprendere il motivo che si cela dietro il fenomeno, hanno spiegato che tutto trae origine dal progressivo abbandono dell'uso dei pesticidi. Senza considerare un altro fattore: queste uve, infatti, provengono dal sud-America, paesi caldi in cui le vedove nere sono comuni e tessono le proprie ragnatele nei vigneti. Durante la vendemmia può dunque capitare che esse vengano trascinate via con la frutta e finire nelle cassette in attesa di essere esportate in giro per il mondo.
Il morso di una vedova nera è comunque mortale solo nel 5% dei casi, per gli adulti. Molto più pericoloso si rivela, invece, se a essere morso è un bambino o un cardiopatico. Fonte
Il fenomeno è stato registrato in diversi stati americani: Pennsylvania, Wisconsin, Missouri, Illinois, Minnesota e Michigan. Proprio qui, un giovane, Collum Merry, ha affidato alla stampa la sua testimonianza sul ragno: "Non ne avevo mai visto uno", ha raccontato ancora scosso, "ma ho subito riconosciuto cos'era per quella macchia rossa sul dorso".
Una spiacevole sorpresa anche per la signora Yvonne Duckhorne. La donna si trovava in un supermarket di Wauwatosa, nel Wisconsin, assieme alla figlia di quattro anni: "Stavo studiando un sacchetto di uva rossa", ha illustrato. "L'ho rigirato per guardare se c'era muffa sul fondo, e ho notato queste zampe che si agitavano frenetiche. Non avevo mai visto un ragno così grosso". Eppure non sempre le vedove nere trovate in mezzo agli acini sono grandi quanto riferito dalla signora Duckhorne. Anzi: in genere i ragni sono più piccini e, per questo, più pericolosi. Nascondendosi tra i chicchi d'uva nera o rossa, infatti, potrebbero non essere notati dalle persone e dunque portati alla bocca.
Gli entomologi, dopo essere stati consultati per comprendere il motivo che si cela dietro il fenomeno, hanno spiegato che tutto trae origine dal progressivo abbandono dell'uso dei pesticidi. Senza considerare un altro fattore: queste uve, infatti, provengono dal sud-America, paesi caldi in cui le vedove nere sono comuni e tessono le proprie ragnatele nei vigneti. Durante la vendemmia può dunque capitare che esse vengano trascinate via con la frutta e finire nelle cassette in attesa di essere esportate in giro per il mondo.
Il morso di una vedova nera è comunque mortale solo nel 5% dei casi, per gli adulti. Molto più pericoloso si rivela, invece, se a essere morso è un bambino o un cardiopatico. Fonte
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