Nuove ipotesi sul decesso di Amy Winehouse. E Marco Mengoni le rende omaggio.
Avevano attribuito la causa del decesso prima ad un overdose di droga, poi a un cocktail di alcol e farmaci. E invece no, Amy Winehouse è morta proprio perchè con l'alcol aveva chiuso, troppo in fretta forse. Anche se i risultati definitivi dell'autopsia arriveranno solo tra qualche settimana, i suoi genitori non hanno dubbi. Secondo quanto riportato dal "The Sun", la cantante non aveva seguito il parere dei medici di smettere di bere gradualmente e d'improvviso aveva eliminato dalla sua giornata tutti i tipi di alcolici per tre settimane, tranne le ultime tre sere che hanno anticipato il suo decesso. Gli alcolisti quando smettono di colpo di bere, cadono in una particolare condizione fisico pschica definita "delirium tremens", che può portare al coma, ad uno stato d'incoscienza o a forti attacchi epilettici. Il fisico gracile di Amy non ha evidentemente sopportato questa condizione. Secondo le dichiarazione dei suoi amici negli ultimi tempi di astinenza cominciava a diventare vittima di allucinazioni: "Le allucinazioni la terrorizzavano. Il confine tra realtà e fantasia era sempre più confuso e lei questo stato lo trovava intollerabile. Anche se non avrebbe più toccato alcol e droghe, sapeva che la sua salute era rovinata. Fisicamente era distrutta". Amy sempre più spesso vedeva topi bianchi che le correvano tra i piedi o persone che uscivano dagli specchi, e soffriva di insonnia e crisi epilettiche. Tutte le persone che l'hanno incontrata e le sono stati vicini negli ultimi tempi, a parte questi episodi, dichiarano che fosse fisicamente in buona salute e che si stesse riprendendo dal periodo di buio.
Forse la lotta spietata contro la sua sofferenza l'aveva resa ancora più debole, e il suo corpo non è riuscito ad affrontarlo.
Pochi giorni fa Marco Mangoni ha voluto rendere omaggio all'artista in occasione del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber, commentando la sua morte con queste parole: "Se ne vanno sempre i più bravi prematuramente, ecco un piccolo omaggino a Amy Winehouse".
Ecco il video della bellissima esibizione di Marco Mengono di "Back to black".
Forse la lotta spietata contro la sua sofferenza l'aveva resa ancora più debole, e il suo corpo non è riuscito ad affrontarlo.
Pochi giorni fa Marco Mangoni ha voluto rendere omaggio all'artista in occasione del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber, commentando la sua morte con queste parole: "Se ne vanno sempre i più bravi prematuramente, ecco un piccolo omaggino a Amy Winehouse".
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